Un Occhio per Chi Non Vede: La Rivoluzione di Be My Eyes
/in Innovazione/da Luca CarboneViviamo in un mondo sempre più digitale, dove smartphone e app sono diventati strumenti indispensabili nella nostra quotidianità. Ma queste tecnologie possono fare molto di più che intrattenerci o tenerci connessi. Possono, infatti,diventare un ponte verso l’autonomia e l’inclusione per le persone con disabilità visive.
Be My Eyes: una mano tesa dal tuo smartphone
Una di queste app rivoluzionarie è Be My Eyes. Nata dall’idea di un giovane non vedente, questa applicazione connette, in tempo reale, persone vedenti e non vedenti attraverso una videochiamata. Immaginate di essere seduti sul divano di casa vostra, con il vostro smartphone in mano. Con pochi tocchi sullo schermo, potete decidere di aiutare una persona non vedente a svolgere una qualsiasi attività che richieda la vista, come leggere un’etichetta, riconoscere un colore o orientarsi in un nuovo ambiente.
Come funziona?
Il funzionamento di Be My Eyes è estremamente semplice. Una volta scaricata l’app e creato un account, l’utente non vedente può inviare una richiesta di assistenza. La richiesta viene inviata a un pool di volontari vedenti, che possono accettare o rifiutare la chiamata. Una volta accettata, si attiva una videochiamata durante la quale il volontario può vedere attraverso la fotocamera dello smartphone dell’utente non vedente. In questo modo, può fornire le informazioni necessarie per superare l’ostacolo.
Quali sono i benefici?
I benefici di Be My Eyes sono molteplici, sia per le persone non vedenti che per i volontari.
- Autonomia per i non vedenti: Grazie a Be My Eyes, le persone non vedenti possono svolgere molte più attività in autonomia, aumentando la loro qualità di vita.
- Inclusione sociale: L’app favorisce l’inclusione sociale, creando un ponte tra persone vedenti e non vedenti e promuovendo la solidarietà.
- Soddisfazione per i volontari: Aiutare gli altri è gratificante. I volontari di Be My Eyes possono fare la differenza nella vita di una persona, acquisendo nuove competenze e conoscenze.
Un piccolo gesto, un grande impatto
Anche un piccolo gesto, come rispondere a una chiamata su Be My Eyes, può fare una grande differenza nella vita di una persona non vedente. Immaginate la gioia di un non vedente che finalmente riesce a leggere l’etichetta di un farmaco, o di un altro che può orientarsi in una nuova città.
Oltre la lettura: un mondo di possibilità
Be My Eyes non è solo un’app per leggere. Le sue potenzialità sono infinite. Può essere utilizzata per:
- Riconoscere oggetti: Un non vedente può chiedere aiuto per riconoscere un oggetto, come un vestito o un giocattolo.
- Orientarsi: Un volontario può aiutare un non vedente a orientarsi in un luogo nuovo, come una stazione o un supermercato.
- Svolgere piccole riparazioni: Un volontario può aiutare un non vedente a svolgere piccole riparazioni domestiche,come cambiare una lampadina.
Conclusione
Be My Eyes è un esempio di come la tecnologia possa essere utilizzata per creare un mondo più inclusivo e accessibile per tutti. Scaricando questa app, ognuno di noi può diventare un supereroe della vita quotidiana, aiutando le persone non vedenti a superare le sfide che incontrano ogni giorno.
Maggiori info su Be My Eyes.
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Imprenditore, giornalista e storyteller di digiTIamo.
Racconto l’evoluzione digitale e ispiro l’innovazione, guidando il Canton Ticino verso un futuro connesso e smart.
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